Istituzioni ed economia
Ok, il prezzo non è (ancora) giusto. Il voto di scambio nel suq del Parlamento
Le crisi di Palazzo sono quelle in cui il “problema politico” non è trovare la quadra tra l’efficienza del governo e la tenuta del consenso, cioè tra il bene dell’Italia e il favore degli italiani, ma come racimolare e quanto pagare i “numeri” per la continuità dell’esecutivo e della legislatura.
Di Maio, oggi: “Il Recovery equivale al Piano Marshall del dopoguerra. Allora i padri costituenti si misero insieme”. E perciò occorrerebbe la guida di un nuovo De Gasperi: non di uno che (sintesi di pensiero e azione) confonde l’8 Settembre col 25 Aprile: per di più contornato da simili nullità, incapaci anche solo di sospettare l’enormità di quello che dicono.
Il governo Conte – Travaglio – Mastella e l’eterogenesi dei fini del giustizialismo
Giornali e tv danno atto da giorni di un (pare) infruttuoso, ma frenetico impegno del Sindaco di Benevento, Clemente Mastella per procurare “voti responsabili” al governo Conte bis, per il tramite della moglie senatrice Lonardo, e direttamente, con contatti con leader e parlamentari
Il XVII Congresso nazionale del Psi si svolse a Livorno al Teatro Goldoni nelle giornate dal 15 al 21 gennaio 1921. All’Assise presero parte i delegati di 4.367 sezioni con 216.327 iscritti. "La sala del Congresso – scrisse l’Avanti! del 16 gennaio – ha un aspetto veramente imponente. La decorazione è propriamente decorosa ed elegante, con i suoi festoni che seguono l’ampia curva dei palchi, con le sue iscrizioni, con la sua ben combinata diffusione di luce. Ma ciò che dà imponenza e grandiosità è lo spettacolo del numero dei convenuti".
Il trumpismo e noi. La follia americana vista dal laboratorio mondiale del populismo
Dalle nostre parti la folcloristica e sinistra insurrezione di soldati del trumpismo è stata commentata con l'aria di superiorità dei campioni della democrazia perplessi di fronte la permeabilità ideologica e perfino fisica delle istituzioni statunitensi a, rispettivamente, estremismo ed estremisti antidemocratici;
Naturalmente non tutti gli oltre 73 milioni di elettori che hanno ridato fiducia a Trump sono degli spostati. Anzi. C’è da augurarsi che si tratti della netta - molto netta - minoranza. Ma l’assalto di Capitol Hill una cosa ha dimostrato: gli spostati votano Trump.
Le immagini di Capitol Hill e lo spettacolo dell’assalto delle “truppe” del presidente uscente al Parlamento che avrebbe dovuto decretare la vittoria del suo successore sono tanto incredibili, quanto in fondo coerenti con la parabola della presidenza trumpiana.
Lo scontro Conte-Renzi è la nuova normalità di un sistema politico neo-proporzionalistico
Matteo Renzi è attualmente il pungolo antipopulista – laddove per populismo s'intende il keynesismo andato a male dei "bonus" e il dilettantismo di Conte-Casalino – di questa maggioranza di governo, poco importa se in buona fede o se incidentalmente e strumentalmente, per ottenere un rimpasto e accedere alla Farnesina o al Ministero della Difesa