Istituzioni ed economia
Francesco prova a riunificare la Chiesa e superare il "bipolarismo ecclesiastico"
Ieri Roma ha vissuto una delle pagine più intense della "Chiesa spettacolo", con un rito liturgico trasformato in un evento allegramente profano, in una sorta di Woodstock della devozione popolare, secondo un modello che dal pontificato di Wojtyła in poi - si pensi alle Giornate della Gioventù - è diventato un modo privilegiato per parlare all'umanità cristiana e non cristiana, convocandola a festa secondo uno spirito di fratellanza ecumenica non solo religiosa. L'universalità della Chiesa secondo le regole della mondovisione, insomma.
Leggi tutto...Il rammarico di Sandro Bondi per il fallimento della rivoluzione liberale è il rammarico di molti, non solo i liberali, che vent'anni dopo quell'illusione si trovano a saldare il conto politico, certamente economico e forse anche morale, di quel fallimento. L'Italia oggi assomiglierebbe alla Germania, non alla Grecia. La responsabilità di quel fallimento per i berlusconiani credenti non è da imputare a Berlusconi, ma agli alleati illiberali. Nella sua lettera alla Stampa, Bondi rinnova quel convincimento. Berlusconi – sostiene – non ha potuto essere la Thatcher suo malgrado, perché costretto a non esserlo dallo statalista Fini e dal regionalista Bossi.
Leggi tutto...Il “decreto 80 euro”, che ancora non c’è. La trasparenza non si fa con i tweet
Quello di Renzi è un Governo nato sotto il segno delle contraddizioni, com’è stato evidente sin dal primo momento. Non c’era nulla di cui stare sereni quanto alla durata dell’Esecutivo precedente, eppure a questo esortava chi sarebbe diventato da lì a poco il nuovo Presidente del Consiglio. È storia passata, direbbe chi della velocità, nonché della scarsa memoria, ha fatto il proprio mantra. Sono, infatti, trascorsi quasi due mesi da quando la situazione è stata ribaltata: Renzi è il Premier “nuovo”, in ogni senso, e solo questo ha importanza.
Leggi tutto...L'immagine dell'ingresso del campo di Auschwitz - che ieri Grillo ha ritoccato e profanato per tenere calda la sua piazza elettorale - racconta, insieme alla storia delle indicibili sofferenze del popolo ebraico, anche la vergogna di un'umanità sfigurata da quella esperienza e tenuta a serbare il senso di quella caduta. La banalizzazione dell'Olocausto e la sua trasformazione in un repertorio di metafore per le polemicuzze della campagna elettorale, non è solo un'offesa alla memoria dei morti, ma un attentato all'intelligenza dei vivi, perché relativizza il senso di quel fenomeno assoluto della storia umana e del suo sempre incombente pericolo.
Leggi tutto...Nomine pubbliche: le donne ai piani alti, ma fuori dalla stanza dei bottoni
“Sono particolarmente soddisfatto per la forte presenza femminile, segno di un protagonismo che chiedeva da troppo tempo un pieno riconoscimento”, ha commentato ieri Renzi a margine della presentazione delle liste di nomi per i vertici di alcune società quotate partecipate dallo Stato. Il Premier è ricorso al termine "protagonismo" per riferirsi a un arricchente potenziale che sollecita di essere espresso: un sostantivo diverso sarebbe probabilmente risultato più adeguato.
Leggi tutto...Pochi giorni fa, in un tweet, Matteo Renzi annunciava che, "alla faccia dei gufi", il documento di economia e finanza (DEF) 2014 “mantiene tutti gli impegni” assunti dal governo. Ritrovare nero su bianco nel documento i punti della road map, per lui, sarà stato un sollievo. Però, forse, sarebbe stato più prudente scrivere che il DEF conferma tutti gli impegni, non che mantiene tutti gli impegni. E sarebbe stato meglio aspettare prima di rinfacciare tutto questo ai gufi.
Leggi tutto...Se uscire dall'euro vi sembra una buona idea. La monografia di aprile di Strade
L'Italia diventerebbe più povera e meno sovrana. In Europa si affermerebbe l'interventismo nazionalista, a danno di tutti. Strade dedica la monografia di aprile all'euro, e alle illusioni di chi vorrebbe abbandonare la moneta unica. Attenti a quello che desiderate, potrebbe drammaticamente avverarsi.
Leggi tutto...Privatizzazione Poste e Enav: nuovi tesoretti, vecchi vizi
La commissione Trasporti della Camera ha oggi dato il via libera alla privatizzazione parziale di Poste Italiane e di Enav, con alcune raccomandazioni. Una, in particolare, valida per entrambe le società, riguarda l’utilizzo del gettito derivante dall’operazione: "Si assumano da parte del governo le iniziative, anche di carattere normativo, utili a permettere che il gettito derivante dalla cessione di una quota di minoranza del capitale di Poste sia destinato a interventi che possano sostenere efficacemente il rilancio dell'economia.
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