achille lauro grande

Ha ragione Carmelo Palma: Sanremo è archeologia contemporanea. Schiacciato e appiattito su una rigida polarità che oscilla tra tradizione, nostalgia vintage (i Ricchi e Poveri), e una sterile innovazione (Achille Lauro) che conferma il suo carattere reazionario. Insomma un ologramma dell'Italietta odierna, vittima di una logica riduttiva e manichea che la maschera queer di Achille Lauro, svuotata di senso, sembra scandire uggiosamente.

Ma le teorie queer non tendevano al superamento della logica binaria e del riduzionismo? Non scardinavano il paradigma strutturalista inaugurando la fioritura dei post, la stagione dell'ermeneutica e tanta fertile critica? Insieme a nuove tendenze estetiche? Adesso navighiamo nel mainstream, in pieno riflusso. Siamo decadenti e reazionari. Nostalgici delle rivoluzioni non possiamo che ratificare, impotenti, paradigmi obsoleti.

Accostare Lauro a Bowie e Mercury, due grandissimi artisti, o a epigoni sanremesi, appare persino blasfemo. E blasfema è la sua performance che ci fa dimenticare la canzone e la sua voce stonata, proiettandoci oltre il kitsch. E non è neppure una parodia, gli manca l'intelligenza e l'ironia, ma un esperimento creato in laboratorio, artato e dopato. Troppo cerebrale e ingessato in uno sterile citazionismo postmoderno per evocare modelli dionisiaci, anche contemporanei, Lauro si autoinfligge il paragone con Bowie. Da qui le stimmate francescane. Come punizione ovviamente.

L’arte come provocazione e senza contenuto sembra avere, da tempo, esaurito il suo potenziale semantico. Achille Lauro è la banana di Cattelan, senza viagra. Un prodotto avariato di un mercato dopato. E fa sorridere chi lo definisce immenso. Arrampicandosi sugli specchi di un intellettualismo a tutti i costi, tra stucchevoli lodi sperticate e moralistiche difese. Le provocazioni vere rompono i paradigmi. Fanno le rivoluzioni. Qui siamo arroccati nella difesa di uno status quo. Correva l'anno 1978, Anna Oxa in versione androgina cantava “un’emozione da poco” e a Sanremo le allusioni queer erano ancora rivoluzionarie. Rompevano un paradigma esistente.

Oggi indossano le maschere di carnevale di Lauro. E diventiamo vittime di una paradossale polarizzazione binaria. E che dire di Benigni? Lo rimpiangiamo nei panni di comico quando, con la sua corporeità schizofrenica, strizzava gli attributi di Pippo Baudo o inseguiva le parti intime della Raffaella nazionale. Nei panni di critico letterario ci piace meno. E per questo, quando ipotizza che l'autore del Cantico dei cantici sia una donna "perché solo le donne sono capaci di certe cose", sembra incappare nello stesso errore metafisico del grande Harold Bloom, che vuole donna il capriccioso e pulsionale autore J e soltanto una moda francese la morte dell'autore.

Ma perché solo le donne possono certe cose? Un filo rosso sembra percorrere questo Sanremo, ologramma di un'Italia confusa, ed è reazionario. Terribilmente manicheo e riduzionista da separare gli uomini dalle donne con la stessa violenza della logica binaria. Il gender fluid e le teorie queer si cristallizzano nel volto rigido di un manichino. Sono ormai maschere di cartapesta svuotate di senso. Perché il pensiero dominante impone alle donne di scrivere poesie appassionate e agli uomini di guardare partite di calcio con rutto libero nel rituale domenicale.

Ma Sanremo diventa anche il bar dello sport della politica italiana. Imponendo un'estetica speculare alla polarizzazione della politica. Con Achille Lauro assurto ad amuleto progressista scaccia Salvini. Non è un caso che a Lauro risponda il leghista Pillon, a suon d'insulti. O con Lauro o con Pillon. Conservatori o progressisti. Maschilisti omofobi VS liquidità gender. Progressisti o bacchettoni? E voi da che parte state? Urlano i sondaggi sui social.
Vietato rispondere né con Pillon né con Lauro. Né con Salvini né con le sardine. Vietato pensare. Chi pensa scopre “spazi tra” e sfumature non gradite dal sistema. Siamo tornati indietro di un secolo. Viviamo i "venti" del Novecento. E sono venti di guerra: civile e politica.