Scienza e razionalità
Ovuli non fecondati brevettabili: non è uno scandalo, ma un'opportunità
Con una sentenza che sta già facendo discutere, la Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha stabilito che un ovulo non fecondato non può essere considerato un embrione umano, in quanto incapace di dare origine a un intero organismo. Di conseguenza, l'utilizzo a scopo industriale e commerciale di queste cellule non è in contrasto con la direttiva UE 98/44/EC sulle invenzioni biotecnologiche.
È finita com'era iniziata, all'italiana, con l'esibizionismo da scampato pericolo di Vespa che si vaccina in favore di telecamera, a Porta a Porta, dopo tre o quattro giorni di esibizionismo mediatico di segno opposto, allarmistico se non terroristico, con titoli tipo "un altro caso mortale" o, addirittura, "iniezione letale" sparate in prima o in home page, a diffondere il terrore del vaccino killer.
Vaccini e influenza, oltre il rumore di fondo. Parla Pani, direttore dell'AIFA
Concomitanza temporale o nesso causale? Il problema è tutto lì: comprendere se nel caso di alcuni decessi segnalati a distanza ravvicinata dall'assunzione del vaccino antiinfluenzale Fluad e l'assunzione del vaccino stesso vi sia un rapporto di causa-effetto. In sostanza, se è stato il vaccino a uccidere. Ovvero, questo sembrerebbe essere solo il problema di AIFA, l'Agenzia Italiana del Farmaco, dal momento che per giornali e TV questo rapporto sembra essere già dato per scontato.
La sentenza del tribunale del lavoro - perché poi di queste cose si occupano i tribunali del lavoro? - di Milano, secondo cui sarebbe "acclarata la sussistenza del nesso causale" tra vaccini e autismo, è destinata ad aprire diversi fronti di polemica, e soprattutto porta con sé conseguenze molto pericolose. Prima di tutto perché non è acclarato proprio un bel niente: non esiste alcuna prova della relazione causa-effetto tra vaccini e autismo.
"Uno dei problemi della politica è il professionismo", diceva un tempo Paolo Cirino Pomicino, in quei giorni medico e Ministro al Bilancio, citazione cult oltretutto ripresa magistralmente da Sorrentino ne "Il Divo". L'affermazione, sicuramente non delle più felici pensando ad uno dei ministri che meglio esemplificano una stagione politica fatta di spese folli e provvedimenti populistici, non è però errata, a mio avviso.
C'è un sondaggio che viene ciclicamente riproposto, più o meno ogni anno, i cui risultati evidenzierebbero una certa ignoranza dei bambini in fatto di alimentazione: una bella fetta degli intervistati pensa che l'insalata cresca sugli alberi e che le uova vengano raccolte direttamente dagli scaffali dei supermercati. Si tratta di bambini, i risultati sono tutto sommato divertenti, e il sondaggio ha sempre, a ogni edizione, un buon successo sui social media, che sono i luoghi ideali per bullarsi del prossimo.
Si è offeso, Michele Serra, per lo scherzo messo in atto da alcuni buontemponi olandesi che hanno fatto assaggiare del cibo prelevato direttamente da un fast food ad alcuni frequentatori di un festival del cibo biologico. Lo scherzo ha avuto un esito più che prevedibile: era successa la stessa cosa anche quando qualcuno ha portato un foglio scarabocchiato da alcuni bambini a una mostra di arte moderna.
Patrick Moore ha fatto la storia del movimento ambientalista. Fondatore di Greenpeace, si è reso conto piuttosto presto di come l'ambientalismo stesse progressivamente abbandonando il pragmatismo e la razionalità, per abbracciare un atteggiamento dogmatico e sensazionalista che non avrebbe portato da nessuna parte. Una presa d'atto che lo ha messo in conflitto con i suoi vecchi compagni di battaglia, e che lo ha condotto oggi a considerare la scienza e l'innovazione tecnologica come i più importanti alleati dell'ambiente.