Ricordate Alexandr Litvinenko? Il dipendente dell'FSB divenuto oppositore di Putin e morto per avvelenamento da polonio a Londra, dove si era rifugiato dopo aver denunciato Putin, la FSB, ed il regime criminale al potere in Russia?

Aereo abbattuto

Bene, su quel Litvinenko il Regno Unito ha deciso di avviare un'inchiesta. L'ha fatto ora, dopo l'MH17 – l'aereo malesiano abbattuto sui cieli dell'Ucraina occupata dai ribelli filo-russi - e le quasi 300 vittime (poche delle quali in realtà con passaporto britannico), come se effettivamente quel missile sparato a caso per colpire l'Ucraina filo-europea fosse davvero il game-changer di cui continuano a parlare gli americani.

Ed in effetti è bizzarro come proprio per gli USA, così lontani da noi, dall'Ucraina, dalla Russia, quell'aereo abbattuto sia stato un punto di non ritorno. Ieri, per dire, la CNN ha trasmesso ininterrottamente per l'intera giornata (fuso orario italiano) il viaggio delle salme dall'Ucraina in Olanda, dando voce alle famiglie delle vittime, agli esperti, alle autorità olandesi, all'ambasciatore russo presso l'Unione Europea, Vladmir Chizov, intervistato dalla super star del broadcaster Usa, Christiane Amanpour.

In Europa la vicenda continua ad essere sepolta sotto un velo di ipocrisia – generalizzato, va detto. Ciascun paese ha i propri interessi, e gli interessi nazionali – c'è poco da fare – continuano a debordare sugli interessi europei. La Francia ha le sue navi, l'Italia il suo gas, la Gran Bretagna le sue armi – anche David Cameron che per primo, e con più intransigenza, s'era sollevato per dare una lezione a Putin, quando poi si è trattato di passare dalle azioni simboliche agli atti concreti non ha in realtà posto alcun divieto all'esportazione di armi dal suo paese alla Russia.

La ''risposta forte e unitaria'' che il Ministro degli Esteri Mogherini ha attribuito all'Unione Europea in realtà non c'è stata – non c'è stata per nulla. Né ci sarà da parte di Mosca "l'atto del tutto nuovo e del tutto positivo che finora non c'è stato" e che invece il nostro ministro evidentemente attende per giustificare la posizione privilegiata, quella del business as usual.

Possiamo certamente fare finta che invece sia tutto business as usual – come d'altronde la ormai ventennale esperienza putiniana ci insegna. E prendere semplicemente atto della differenza, che resta abissale, tra Usa ed Europa.

Per gli americani, per quanto paradossale questo possa apparire, la nostra libertà – la libertà degli europei – vale più di quanto non valga per noi

@kuliscioff