Tra austerità e piani keynesiani, la terza via è il libero scambio UE-USA
Quel che il governo Renzi dovrebbe fare e non fare rispetto all'Europa. Il premier non otterrà facilmente il piano euro-keynesiano che ha evocato, dovrà concentrarsi su privatizzazioni e liberalizzazioni in patria, ma potrebbe essere un autentico rottamatore sul piano internazionale, facendo dell'Italia la punta più avanzata dei negoziati per il TTIP.
Le nuove strade del consenso politico, in Italia e in Europa
Le elezioni europee hanno rimescolato, forse come non mai, le carte delle appartenenze politiche. Esaurita definitivamente la forza "magnetica" delle polarizzazioni della guerra fredda, si sono aperti spazi per nuove identità politiche, più deboli e più liquide. A Roma come a Londra, a Parigi come a Berlino, ci dovremo tutti fare i conti.
- I voti ottimisti e moderati di mister 40% / di Gianni Balduzzi
- Alla Merkel conviene la Große Koalition anche a Bruxelles / di Giovanni Boggero
- Che lingua parla la Gran Bretagna che vota per Farage? / di Simona Bonfante
- Le Pen vince, ma non trionfa. Il bipolarismo francese scricchiola, ma non crolla / di Michele Marchi
- Da Atene, nessuna sorpresa. La vittoria di Tsipras fa comodo anche a Samaras / di Georgia Manzi
- Il voto europeo a est, all'ombra della crisi ucraina / di Francesco Giumelli
- Il progetto di "Europa politica" è più in crisi al Nord che al Sud / di Marco Faraci
Al centro-destra non serve una Leopolda, ma un bypass
Una sfida renziana al centro-destra berlusconiano non è possibile. A destra infatti non manca solo un Renzi, ma soprattutto un PD. In Italia non c'è più traccia di una destra europea. Però non è detto che per gli ex elettori del centro-destra liberale l'unica alternativa al crepare berlusconiani sia il morire demo-renziani.
Cosa non funziona (scientificamente) nella "decrescita felice"
La teoria della "decrescita felice", diffusa da Serge Latouche, si riaffaccia periodicamente sulle pagine dei quotidiani italiani. Questa corrente di pensiero esercita un certo fascino sulla sinistra italiana (ma non solo) ed è sempre stata considerata con sufficienza dalla grande maggioranza degli economisti. Proviamo ad illustrare le ragioni di questa diffidenza e le lacune di questa proposta politica.
Palestinesi ad Auschwitz: il viaggio dell'empatia
«You feel humanity» - senti l'umanità. Così uno dei 27 studenti dell'Università Al-Quds ha commentato il viaggio, il primo della storia, di un gruppo di giovani palestinesi in un campo di concentramento. Ad Auschwitz. «Conoscere la sofferenza degli ebrei – ha dichiarato al Washington Post – non mi ha reso meno patriottico, però mi ha cambiato la vita»
La libertà religiosa? È una questione politica
Quasi due miliardi di persone vivono in Paesi che violano o limitano molto fortemente la libertà religiosa. Anche in molti paesi in cui le libertà civili sono garantite, quella religiosa è però sottoposta a più pesanti restrizioni. Non sempre pluralismo etico-politico e pluralismo confessionale procedono o arretrano di pari passo. Ecco la mappa che emerge dal rapporto del Pew Research Center's Forum on Religion & Public Life.
A cosa servono, oggi, le piazze?
Le piazze italiane da luoghi d’incontro a meri spazi vuoti. Il significato e il ruolo sociale della piazza, dall’età romana al Rinascimento ed oltre, sono ormai obsoleti nelle città moderne. Le funzioni di quei luoghi di aggregazione sono altrove. Forse le città perdono la loro identità anche per questo.