Superamento del fascismo? Meloni, l’ordine e la disciplina
Terza pagina
FdI non è mai stato un movimento rivolto al passato, da sempre noi siamo interessati solo al futuro della nostra Nazione.
Siamo la dimostrazione che la narrazione fatta dai grandi media e dagli osservatori di parte era falsa, che esiste un’alternativa credibile alla palude socialdemocratica europea ed occidentale.
È questa la grandiosa sfida che stiamo combattendo.
È questa la rivoluzione per la quale molti di noi stanno sacrificando intere porzioni della loro vita, senza lamentarsi.
In poche parole il nostro compito è troppo grande perché si possa consentire a chi non ne ha compreso la portata di rovinare tutto.
Non ho e non abbiamo tempo da perdere con chi non è in grado di capire con chi vuole farci tornare indietro o con chi ci trasforma in una macchietta.
Non ho e non abbiamo tempo da perdere con chi, inconsapevolmente o meno, diventa uno strumento nelle mani dell’avversario.
Chi non è in grado di capirlo, chi non ha compreso questo percorso, chi non è in condizione di tenere il passo non può far parte di FdI.
Per tutti gli altri: ricordatevi qual è il nostro compito: ogni ora, ogni giorno, ogni minuto.
Servirà tanto lavoro, dedizione sacrificio.
Ma se sapremo essere all’altezza della sfida vi prometto che la Storia si ricorderà di noi, che l’Italia si ricorderà di noi, che ogni persona perbene che ha subito la logica degli amici degli amici, dei circoletti che decidono per tutti, dei due pesi e delle due misure, di un mondo nel quale se fai parte di una determinata corrente politica hai più diritti degli altri, ci dirà grazie per il coraggio e la forza che avremo saputo dimostrare.
Piedi a terra, testa alta e sguardo rivolto, sempre e solo, avanti.
Giorgia MELONI, 2 luglio 2024: lettera aperta ai dirigenti di FDI
«Io sono per la rigida disciplina. Dobbiamo imporre a noi stessi la più ferrea disciplina, perché altrimenti non avremo il diritto di imporla alla nazione. Ed è solo attraverso la disciplina della nazione che l'Italia potrà farsi sentire nel consesso delle altre nazioni. La disciplina deve essere accettata. Quando non è accettata, deve essere imposta.»
«Ormai le cose sono molto chiare. Demolire tutta la superstruttura socialistoide-democratica.»
«Noi siamo per la collaborazione di classe, specie in un periodo come l’attuale di crisi economica acutissima. Vogliamo spogliare lo Stato da tutti i suoi attributi economici. Basta con lo Stato ferroviere, con lo Stato postino, con lo Stato assicuratore, Basta con lo Stato esercente a spese di tutti i contribuenti italiani ed aggravante le esauste finanze dello Stato.»
Benito MUSSOLINI, Discorso di Udine, 20 settembre 1922 (un mese dopo marciava su Roma)
Mio padre aveva un sogno comune
Condiviso dalla sua generazione
La mascella al cortile parlava
Troppi morti lo hanno tradito
Tutta gente che aveva capito.
Francesco DE GREGORI - Fabrizio DE ANDRÈ, Le storie di ieri, 1974-1975