elezioni europee grande

L’Italia è un Paese strano. Pochi giorni fa il Presidente della Repubblica ha auspicato una grande partecipazione alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno. Applausi scroscianti. Ma nessuna di quelle mani che applaudiva sta lavorando per informare centinaia di migliaia di studenti fuori sede di una grande novità: per la prima volta da quarantacinque anni, dalle prime elezioni europee a suffragio diretto (1979), sarà possibile per chi studia in una regione diversa da quella di residenza votare senza dovere rientrare nel proprio comune.

Lo prevede l’articolo 1-ter del decreto-legge 29 gennaio 2024, n. 7 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 28 marzo). Il problema è che nessuno lo sa, perché il Governo non ha informato adeguatamente gli aventi diritto.

Il tempo stringe: mancano pochi giorni alla scadenza del termine (domenica 5 maggio 2024) entro il quale l’interessato deve fare pervenire al comune in cui è iscritto alle liste elettorali apposita richiesta, per poter votare o nel comune di temporaneo domicilio (se ubicato nella medesima circoscrizione elettorale del comune di residenza) o nel capoluogo della regione alla quale appartiene il comune di temporaneo domicilio (se la circoscrizione elettorale è diversa).

Questo però non basta – visto che di fatto nessuno lo sa – e quindi occorre che in zona Cesarini la Presidenza del Consiglio dei Ministri si faccia promotrice di una capillare campagna di informazione sul servizio pubblico radiotelevisivo, sui social, nelle università, per arrivare ai potenziali fruitori.

Europaradicale.eu ha promosso una raccolta firme rivolta alla premier Giorgia Meloni per richiedere tale campagna informativa. Ci appelliamo ai parlamentari nazionali ed europei di tutti gli schieramenti e partiti, a tutti i candidati alle prossime elezioni affinché facciano la loro parte per garantire il “diritto alla conoscenza” agli studenti fuori sede.

Invitiamo gli studenti fuori sede interessati ad informarsi sia sul sito del Ministero dell’Interno, sia sul sito del comune di iscrizione nelle liste elettorali. E ad utilizzare la possibilità di votare, per la prima volta senza viaggi e senza spese, in Elezioni Europee quanto mai decisive per la vita stessa dell’Unione Europea.