nuova caledonia francia

Il processo referendario per l’indipendenza della Nuova Caledonia dalla Francia, iniziato con il primo referendum del 4 novembre 2018 e terminato con il terzo referendum di pochi giorni fa, si è concluso con la vittoria degli unionisti.

L’ultimo dei tre referendum (il secondo si è svolto nell’ottobre 2020) ha concluso così il processo democratico scaturito dall’accordo di pace del 1988 tra il governo francese e i gruppi indipendentisti. L’accordo pose fine a un decennio di violenze tra le forze francesi e i separatisti e il referendum rappresentava un importante passo avanti nella soluzione pacifica del conflitto.

Tutte le consultazioni hanno visto la stragrande maggioranza degli elettori scegliere di rimanere legati alla Francia. Il risultato del referendum ha sottolineato anche la divisione tra i gruppi indigeni della Nuova Caledonia. Tra i kanak - gruppo indigeno melanesiano della Nuova Caledonia dal quale è nato il Fronte di Liberazione nazionale - la frattura è stata generazionale, infatti se gli anziani hanno votato per l'indipendenza nella speranza di preservare la loro cultura e il loro patrimonio, molti kanak di seconda generazione hanno scelto di rimanere con la Francia per motivi economici e di sicurezza.

Nonostante il risultato il referendum è stato un successo per la democrazia e ha rappresentato un importante passo avanti nella risoluzione del conflitto tra la Nuova Caledonia e la Francia e ha portato alla creazione di un dialogo costruttivo tra i gruppi indigeni e il governo francese, aprendo così la strada a futuri negoziati nella regione francese del sud del Pacifico segnata dalla secolare colonizzazione francese e dall'immigrazione di popolazioni polinesiane e melanesiane.