L’unico aspetto per cui si potrebbe osservare con qualche preoccupazione la crisi esistenziale del PD alle prese da troppi anni con la sua vacuità di contenuti è il “contenitore”: il PD è l’unico grande partito italiano.

E così siamo anche l’unico grande Paese europeo in cui manca del tutto un riferimento chiaro alle principali tradizioni politiche su cui l’Europa si è sviluppata: quella Popolare, quella Socialista, quella Liberale. Un profluvio di sigle che sono spesso grandi comitati elettorali o associazioni eterodirette, il cui principale ruolo ideologico è svolto dai social media manager (in una misura che semplicemente non accade negli altri Paesi europei). Forza Italia, Movimento 5 Stelle, la Lega che ha tolto anche la parola “Nord” perché caratterizzante e quindi disfunzionale rispetto all’idea di partito di destra pigliatutto e che ha così rinnegato la propria ragione di nascita.

Tutti nomi che sarebbero interscambiabili, come anche Italia Viva, Azione che dice di richiamarsi al Partito d’Azione (riferimento molto di nicchia) ma anche ad Azione cattolica. Fratelli d’Italia contiene effettivamente un chiaro riferimento al nazionalismo e alla tradizione del MSI per via della fiamma tricolore sul simbolo. Poco altro, quasi nessun progetto che non trovi la propria ragione d’essere nel singolo leader.

Il Partito Democratico, che sta vivendo la fase peggiore dalla sua nascita, è un’eccezione nella forma. Fu un’idea nuova nel 2007 in grado di anticipare per una volta Berlusconi. Dal punto di vista contenutistico è rimasto un oggetto misterioso e irrisolto, al di là della fase renziana. Se chiedessimo qual è stata in quasi 15 anni di vita la principale proposta o idea del PD credo che molti faticherebbero a rispondere. Il provvedimento più noto sono stati gli 80 euro, mentre il principale traguardo progressista è costituito dalle unioni civili.

A portarlo nel Partito Socialista Europeo, dopo molti anni, fu paradossalmente proprio il libdem Renzi, ma ancora oggi manca un programma di ispirazione socialdemocratica. Resta il partito, come una scatola vuota, che dopo essersi alleato con chi parlava di Bibbiano sembra volersi accodare alla “leadership” di chi in quel partito distingue tra “cancri” e “persone straordinarie”. Che vuoto, che spreco, che assenza di politica.

“In questo chiaroscuro nascono i mostri” scriveva Gramsci.