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(Public Policy - stradeonline.it) La settimana scorsa l’agenzia di rating Moody’s ha pubblicato un report dal titolo 'Governo italiano: il rischio di uscita dall’euro rimane molto basso, ma le dinamiche politiche non sono prevedibili'. Moody’s ritiene molto bassa la probabilità che l’Italia esca effettivamente dall’euro, non tanto per i sentimenti anti-euro ormai molto diffusi nell’elettorato, quanto piuttosto per la complessità della procedura di uscita dalla moneta unica.

L’elettorato italiano è il più euroscettico della zona Euro (dopo Cipro): a dicembre del 2016 la Commissione Europea ha pubblicato un’indagine basata su 17.535 interviste nei 19 Paesi membri per capire se l’euro venisse valutato come dannoso o positivo, e in Italia ben il 47% degli intervistati ha risposto di ritenerlo dannoso.

grafico euro banfi

Se aggiungiamo che i partiti no-euro, secondo un sondaggio pubblicato il 23 gennaio 2017, raggiungerebbero quasi il 50% (M5S a 28.3%, Lega Nord a 13.6% e Fratelli d’Italia al 3%), si vede come anche le prospettive elettorali diano un larghissimo consenso ai partiti che esplicitamente si dichiarano favorevoli all’uscita dall’euro o all’indizione di un referendum sulla permanenza dell’Italia nella moneta unica.

Per contro, Moody’s ritiene poco probabile l’uscita dell’Italia dall’euro poiché ci sono dei vincoli istituzionali che andrebbero superati. In particolare, sarebbero necessari i seguenti passaggi:

  • una maggioranza favorevole al referendum anti-euro in entrambi i rami del Parlamento;
  • una riforma costituzionale ad hoc che autorizzi l’indizione di un referendum consultivo (oggi i referendum sui trattati internazionali non sono ammessi);
  • un referendum che ratifichi la modifica della carta costituzionale;
  • un referendum consultivo sulla permanenza dell’Italia nell’euro.

Una procedura complessa, quindi, non impossibile da portare a termine ma comunque molto difficile.

Forse, comunque, ancor più che l’analisi, colpisce la conclusione del rapporto di Moody’s: “Euro area withdrawal would be likely, though not certain, to lead to Italy's default” (l’uscita dall’area euro porterebbe probabilmente - anche se non sicuramente - l’Italia al default). Cioè, se l’improbabile serie di eventi sopra descritti avesse luogo, il risultato finale per il nostro Paese potrebbe essere un default. Moody’s non continua nella disamina delle conseguenze, chiudendo con la parola “default”.

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