byevitalizi

Bye bye vitalizi è un titolo da Bagaglino e da Bagaglino dell’antipolitica è stata la rappresentazione con i palloncini e lo champagne diretta dal capoclan dell’informazione di regime, Casalino, per festeggiare la gogna approntata contro alcune centinaia di ex parlamentari, colpevoli di essere stati parte di quella stessa Casta di cui oggi fanno parte i loro “giustizieri”.

D’altra parte, da piazzale Loreto in giù tutta la storia della Repubblica è un fare giustizia facendo ingiustizia, cioè giustiziando un colpevole designato a espiazione delle colpe di tutti e a garanzia dell’innocenza di ciascuno. Si è scelto di tagliare – senza alcun senso della misura e della ragionevolezza - anche di tre o quattro volte il vitalizio agli ottanta-novantenni solo perché non si può tagliare loro la testa.

Gli ex parlamentari, che hanno provato un po’ pateticamente a difendersi dicendo che questa manovra avrebbe fatto saltare la trincea dei diritti acquisiti per tutti i pensionati, non hanno tenuto conto che questa macelleria all’ingrosso è ideologicamente selettiva e non colpisce gli ex rappresentanti del popolo in quanto speciali privilegiati, ma proprio in quanto rappresentanti del popolo.

Lo scotennamento pubblico di ex deputati e senatori non appartiene al dossier del riequilibrio del nostro sistema previdenziale (come ha fatto finta di credere il presidente dell’Inps Boeri), ma a quello dell’usurpazione della democrazia rappresentativa a vantaggio di una democrazia diretta di piazza, agli ordini di un qualche Casalino.

Gli italiani sono pronti a farsi ricalcolare le pensioni come hanno preteso di ricalcolarle per gli ex parlamentari? Ovviamente no, perché quello operato non è un ricalcolo, neppure tecnicamente, ma una lezione impartita ai nemici ed ex nemici del popolo. Non c’è nessuna parentela tra il bye bye vitalizi e un ricalcolo misurato e non assassino dell'assegno previdenziale per tutti, proprio perché la natura di questo provvedimento non è generale, ma specifica, cioè discriminatoria.

La Corte Costituzionale potrà riparare ai danni economici ingiusti subiti dagli ex parlamentari e dalle loro vedove, ma non potrà ripristinare il decoro che la Camera ha scelto di sacrificare agli interessi dei diseducatori del popolo e a quelli del popolo arrazzato dall’idea di fare del male – fin dove legalmente si può – al proprio nemico designato, cioè al proprio rappresentante.

@carmelopalma