Alcuni giorni fa, era circa la metà di febbraio, una amica, brava giornalista scientifica, ha postato sulla sua pagina Facebook un breve estratto di un comunicato stampa che le era passato per le mani in redazione. Un esempio, diceva, di quello che non dovrebbe mai apparire su un organo serio di informazione.

ciarlatano

Si trattava di intolleranze alimentari, e registrava l’autopromozione delle teorie di una certa dottoressa Edi Salvadori, che sul suo curriculum dice di essere psicopedagogista, mediatrice familiare, floriterapia e uditrice di voci. Uditrice di voci? Qualcuno, scherzando-ma-non-troppo, fa notare che in ambito psichiatrico la cosa è considerata un sintomo. Un breve estratto, per capire quello di cui stiamo parlando:

"Nella mia esperienza professionale" sostiene la Dott.ssa Salvadori "mi sono accorta che le intolleranze alimentari nascono, essenzialmente, dalla nostra incapacità di ascoltarci, di ascoltare i nostri desideri più profondi, di dare fiducia alla saggezza antica del nostro corpo”. Ecco quali sono le più comuni e le relative correlazioni sintomatiche: Mela = Senso di colpa. La correlazione nasce dalla simbologia che associa questo frutto al peccato".

E poi l’intolleranza al glutine che troverebbe origine nell’insicurezza, quella al latte per la quale è necessario risalire ai rapporti con la madre, quella al prezzemolo che dipenderebbe dall’incapacità di dire di no, e via discorrendo fino ai problemi sessuali, che nelle loro diverse manifestazioni provocherebbero l’intolleranza al cioccolato, al latte o fondente a seconda dei gusti.

Per gioco ho provato a googlare (si dice così?) una frase del comunicato: era già sul sito dell’Ansa. Pochi minuti dopo lo rilanciavano altre agenzie e poi, uno ad uno, più o meno tutti i siti specializzati nella diffusione di patacche ecofarlocche e terapie naturo-cose. Poi, finalmente, il grande salto: il sito di RaiNews, con tanto di infografica.

“A questo punto è questione di secondi e sarà sul sito di Repubblica” ha scommesso la mia amica sulla sua bacheca. Si sbagliava, non è stata questione di pochi secondi, ma di alcuni giorni: su repubblica.it è arrivata l’altroieri. Forse si sono presi un po' di tempo per verificare l'affidabilità delle fonti, come richiede la deontologia professionale. In più, su Repubblica la notizia appare integrata dall’aggiunta del parere di un altro "esperto", che parla delle relazioni tra “cervello della testa e cervello intestinale”.

E' un periodo fecondo per l'informazione scientifica di qualità.