Innovazione e mercato
Copiamo di meno, paghiamo il doppio. Il capolavoro della tassa sulla copia privata
La discussione sulla nuova “digital tax” è stata talmente intensa che nessuno si è ricordato che il governo Renzi una digital tax l’ha già messa, o meglio, ha raddoppiato una digital tax esistente. Stiamo parlando della cosiddetta “copia privata”, il tributo che i consumatori sono costretti a pagare alla Siae sull’acquisto di un qualunque dispositivo di memoria per la possibilità di copiare opere protette da diritto d’autore.
Leggi tutto...La RAI potrebbe esistere senza canone? La risposta è no. Al netto della forte evasione del pagamento di questa imposta, stimata in bilancio a circa 500 milioni di euro, il suo peso nei ricavi complessivi del gruppo è stato nel 2014 del 67,5%. Il dato si ottiene facilmente dal conto economico, che si trova online: su ricavi complessivi pari a 2,35 miliardi, il 'gettito' derivante dalla riscossione del canone è stato di 1,59 miliardi.
Leggi tutto...Negli Stati Uniti, in Germania, nel Regno Unito, in Austria e in tanti altri paesi europei non ci sono limiti di legge contro l’uso del contante. Ciò non vuol dire che quelle economie usino più contante di altre. E’ il mercato finanziario, cioè la convenienza per i consumatori, i produttori e i commercianti a favorire il ricorso agli strumenti di pagamento elettronici.
Leggi tutto...Né privatizzazione, né liberalizzazione: per Poste il solito pasticcio all'italiana
Si può parlare di vera privatizzazione nel caso dell’IPO di Poste Italiane? L’offerta pubblica di vendita riguarda una quota del capitale compresa tra un minimo del 34,7% e un massimo del 38,2%. Questo significa che oltre il 60% delle azioni resterà saldamente in mano allo Stato, garantendo il proseguimento del pieno controllo pubblico dell’azienda.
Leggi tutto...Enrico Rossi contro Airbnb: quando la politica potrebbe davvero pensare ad altro
Airbnb, Uber, Instacart, la sharing economy… non passa giorno che la chattering class di mezzo mondo non si eserciti nel dire la propria sul fenomeno del momento. Tra le proteste dei tassisti e le controversie circa lo status giuridico dei suoi driver, il grosso degli strali è riservato a Uber, mentre Airbnb è percepita generare situazioni maggiormente win-win per proprietari e ospiti.
Leggi tutto...Non è stata sufficiente la drammatica crisi economica che abbiamo patito nell’ultimo decennio, né le turbolenze, le incertezze e i venti di guerra che spirano dal Nord Africa alla Russia, passando per il Medio Oriente e la penisola arabica: l’Italia è ancora paralizzata dalla cultura del No a tutto.
Leggi tutto...Si può rottamare l’articolo 18 e pure il Senato. Possono crollare i totem del lavoro e della democrazia, ma non si riescono neppure a scalfire alcune rendite private annidate nella retorica del “servizio pubblico”. Non si può esternalizzare la manutenzione degli autobus dell’Atac a Roma, non si può aprire il mercato dei taxi a Uber.
Leggi tutto...Con il M5S, contro l'Ordine dei Giornalisti e i soldi pubblici all'editoria
Ogni tanto capita persino di essere d’accordo con il Movimento 5 Stelle, un fenomeno forse raro come la cometa di Halley, ma non impossibile. Parliamo, in particolare, di due proposte di legge presentate dai grillini alla Camera, una per l’abolizione dei fondi pubblici all’editoria, l’altra per l’abolizione dell’ordine dei giornalisti.
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