putin 3 grande

Putin compie un importante salto storico. Non in avanti, ma all’indietro. Si torna all'Impero, ad un universalismo russo che ha caratteri propriamente spirituali, religiosi. I bolscevichi furono troppo pragmatici nel riconoscere nazionalità e differenze e lo stesso errore lo hanno fatto i governanti dopo il crollo dell'Urss e lo hanno fatto solo per arricchirsi e per consolidare il proprio potere.

L'occidentalizzazione dell'Ucraina, quindi, è un errore, è un tradimento della Storia, della Famiglia e del Destino russi. L'Ucraina non ha tradizione, non ha "popolo", nè cultura: è un’invenzione finita nelle mani degli Americani. È preda del virus nazionalista che è divenuto ormai "nazista", cioè anti russo. L'Ucraina, quindi, non ha futuro, non ha scelta libera, ha solo un passato inchiodato nel dominio russo. Gli ucraini sono tutti russi senza sapere di esserlo da sempre e per sempre.

Qui il gas c'entra e non c'entra, qui c'entra poco o nulla l'interesse economico asiatico o cinese o americano, c'entra poco il gioco mefistofelico del denaro e degli oligarchi. Qui è in gioco una precisa teologia politica, un nesso inscindibile tra genealogia sacrale e potere. Trascendenza e eccezione storica sono legate solo dall'Unità risolutiva e pacificante il conflitto che giunge dal ritorno all'origine, dal risorgere dell'Impero. Solo la Russia può ricostituire l'identità degli ucraini. Si tratta di tornare alla "Sovranità" dell'identica matrice.

Si tratta di dismettere la tendenza "coloniale" occidentale per consegnarsi al servaggio diretto dei padroni eterni. Non c'entrano le fabbriche, non le materie prime, c'entra la materia prima Spirituale, il peccato di tradimento contro la Chiesa Russa, contro il sangue comune che parla una sola lingua - il russo - a favore di una confusione perversa di lingue, speranze, sogni, visioni, diritti, democrazia, che si chiama Occidente. Ciò che, quindi, costituisce il pericolo ucraino è proprio la dismissione di una "regola" eterna, la dispersione di un seme forte per accogliere il virus "falso" del relativismo europeo e americano.

Tutto il resto viene da sé: guerra, oppressione, vittoria, ristabilimento dell'Ordine sacro. La Russia non fa paura, la Russia è stata vittima di una propaganda negativa. E proprio per questo, ora, la Russia è costretta ad essere paura, è costretta a ritornare Impero oltre la Federazione Russa. Non si tratta solo di difendersi, non si tratta di tamponare, si tratta di Spazio, di Grande Spazio, di tornare alla fonte della contrapposizione Occidente/Oriente. Solo da questa dialettica può giungere vera sicurezza, vera pace, vera identità per la galassia dei popoli uniti nell'eterno russo.

Tutto il discorso, dunque, non è paradossale, non è una farsa, è l'autentica forza di una mobilitazione. È la guerra cantata in faccia a tutti noi. Un uomo, il Potere, ha cancellato in diretta televisiva una nazione dalla storia. Non ci siamo più abituati, ma è così che ha sempre funzionato per troppo tempo. Forse per sempre? È proprio dalla capacità di rispondere a questa domanda che dipende lo Spirito "diverso" dell'Occidente.