Le vittime della psicosi sui vaccini anti-influenzali, che torna di moda
Scienza e razionalità
Ricordate questa prima pagina? E' quella del quotidiano Il Tempo del 29 novembre del 2014, e rappresenta con ogni probabilità uno dei punti più bassi toccati dall'informazione medico-scientifica in questo paese. All'epoca impazzava la psicosi per il cosiddetto “vaccino killer”: dopo qualche segnalazione riferita ad alcuni lotti di vaccino anti-influenzale Fluad era stata sospettata una relazione tra il vaccino e il decesso di alcuni anziani, relazione che era apparsa debole fin dall’inizio e che poi è stata esclusa del tutto.
Ma se all’epoca i quotidiani sbattevano frettolosamente in prima pagina le “morti sospette” imputate errroneamente al vaccino, poi si sono guardati bene dall’elencare, con altrettanta dovizia di particolari, le tante (davvero tante) “morti sospette” dovute alle mancate vaccinazioni: secondo l’ISS la copertura vaccinale anti-influenzale, dopo il delirio collettivo dello scorso anno, è scesa al livello del 2001, come si vede dal grafico qui sotto:
Nello stesso tempo, in maniera speculare, sono aumentati i casi gravi e i decessi legati all’influenza. In questa tabella dell'ISS la colonna di destra elenca i decessi della stagione influenzale 2014/2015.
Mentre questi sono i casi gravi e i decessi della stagione 2013/2014:
Come aveva scritto in quei giorni Carmelo Palma su queste colonne, "lasciare che il panico dilaghi è ormai politicamente più corretto che provare ad arginarlo razionalmente. Fin dall'inizio, mentre l'escalation di notizie incontrollate invadeva la tv e il web, c'era una sola cosa certa: che la psicosi del vaccino killer avrebbe mietuto molte vittime tra i non vaccinati, anche se di morti da vaccino non ve ne fosse stato, come era probabilissimo, nessuno. Ma non era prudente dirlo, infatti nessuno l'ha detto".
Con un precedente del genere, si sentiva davvero la mancanza dell’interrogazione parlamentare presentata dalla senatrice Elena Fattori del Movimento 5 Stelle che, partendo da uno studio che ipotizza una relazione tra il vaccino H1N1 e l’incremento in alcuni paesi dei casi di narcolessia, chiede al ministro della Sanità Beatrice Lorenzin di rispondere sugli effetti di un vaccino anti influenzale che in Italia non è stato mai adottato, parlando genericamente di "danni neurologici irreversibili da vaccino anti-influenzale". Complimenti vivissimi.