Parte finalmente il progetto WiFi4EU, l’iniziativa della Commissione Europea per portare gratuitamente il Wi-Fi in luoghi pubblici come parchi, piazze, edifici pubblici, biblioteche e centri sanitari nell’UE.

L'Europa, già luogo naturale di connessione e scambio, entra ora direttamente a contatto con il livello di governo più vicino ai cittadini per diventare più tangibile e forse percepita, anche grazie a uno strumento, quello del Wi-Fi, molto gradito.

A bilancio ci sono 120 milioni di euro tra il 2017 e il 2019 per raggiungere fra 6000 e 8000 comuni entro il 2020. Gli hotspot Wi-Fi potranno essere dunque installati dal comune e dall’impresa di impianti Wi-Fi utilizzando il buono dell’UE pari per ogni comune a 15mila euro. A beneficiarne saranno i comuni di tutti i Paesi dell’Unione Europea e Norvegia e Islanda.

Il primo invito a presentare proposte partirà a maggio e sarà assegnato un minimo di 15 buoni per paese per un totale di 1000. Il numero di buoni per paese non deve superare l’8% del budget del primo invito.

I buoni WiFi4EU copriranno i costi delle attrezzature e delle installazioni degli hotspot Wi-Fi. Ai comuni invece toccherà sostenere i costi della connettività (abbonamento a internet), del funzionamento e della manutenzione delle apparecchiature per almeno 3 anni.

L'iniziativa, lodevole nei principi, ha nel suo primo step una indubbia criticità. L’aggiudicazione dipende infatti dal clic più veloce secondo il principio “primo arrivato, primo servito”. I comuni dovranno prima registrarsi e poi a metà maggio presentare domanda.

L’auspicio è che il progetto riesca a coinvolgere in maniera capillare non solo le grandi città, ma anche i piccoli comuni, le periferie, non solo i centri. Perché l’Europa è connessione e apertura, ma anche opportunità per tutti, specialmente per chi sta indietro.