marco pannella

Leggo che "non c'è più speranza" per Marco Pannella. Tuttavia, vorrei dire che non è vero che non c'è speranza. Non parlo della speranza del credente, che abbiamo io e tanti altri, ma che non credo abbia Pannella. La sua visione del mondo va rispettata e non siamo qui a mettere bandierine in articulo mortis.

La vita di Pannella è un segno di speranza. La sua longevità nonostante battaglie che avrebbero sfiancato chiunque è un segno di speranza. Il fatto che la persona forse più piena di sé che abbia mai incontrato sia riuscito a imporre le riforme tra le più importanti per la nostra democrazia, senza averne avuto mai nulla in cambio, è un segno di speranza.

Non sono radicale, né ho mai votato radicale e ho diverse perplessità su alcuni aspetti del partito e sulla sua storia paradossalmente e indissolubilmente legata a un solo leader per oltre quarant'anni. Nonostante i dubbi, restano il diritto di divorzio, la conseguente riforma del diritto di famiglia e la legalizzazione dell'aborto come le eredità più tangibili e positive del suo impegno politico. Ogni passo verso una maggiore laicità delle istituzioni è riconducibile a lui (di questo casomai ci sarebbe da preoccuparsi). Avere imposto nell'agenda politica cose di cui nessuno voleva la paternità, quali l'autodeterminazione rispetto alle questioni di fine vita, la legalizzazione delle droghe e la pesante eredità culturale dell'Inquisizione sul nostro sistema giudiziario, è un merito che non può essergli negato.

In particolare ricordo la sua lucidità nel capire che Enzo Tortora era vittima della perversità umana e la conseguente presa di responsabilità nei confronti del malcapitato. Pannella era con Tortora quando nessuno era con Tortora, mentre ora italianamente lo piangono tutti. 

Non è vero che non c'è speranza. Questa speranza c’è. Si tratta di una speranza meramente umanista: la speranza che, nonostante difetti, vizi, egocentrismi e quant’altro, anche un solo essere umano possa fare la differenza. C’è speranza che le sue battaglie per una società più civile, più attenta ai diritti umani, più laica, più giusta siano portate avanti da altre donne e uomini imperfetti come Marco Pannella. Non mi pare poco.