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L'aumento significativo dei casi di persone scomparse in Italia, come riportato nei dati del Ministero dell'Interno, ha stimolato un dibattito sulla necessità di riformare il procedimento di dichiarazione di morte presunta dell'assente.

Il Commissario straordinario del Governo, istituito con un Dpr del 2007, svolge un ruolo chiave nel coordinamento delle istituzioni coinvolte nel fenomeno delle persone scomparse. Tra i suoi compiti rientra l'analisi dei dati, basata sulle informazioni fornite e raccolte dalla banca dati interforze del Ced, gestita dal dipartimento di pubblica sicurezza dal 1981. Tale struttura fornisce una base solida per un approccio coordinato di analisi dei dati per affrontare le sfide legate alle persone scomparse.

Secondo il Rapporto periodico del Commissario straordinario di Governo per le persone scomparse, dal 1° gennaio al 30 novembre 2021, le denunce sono state 17.650, con un incremento di oltre 4.500 casi rispetto al periodo corrispondente del 2020. Di particolare preoccupazione è il fatto che più di 9.000 di queste denunce riguardano minori, evidenziando la complessità e l'urgenza di affrontare questa problematica.

Tali dati mettono in evidenza l'entità del problema e la necessità di adottare misure efficaci per affrontarlo. In risposta a questa situazione, i senatori Potenti, Bizzotto e altri, tutti appartenenti al Gruppo parlamentare della Lega, hanno presentato un disegno di legge (A.S. 626), volto a modificare l'articolo 58 del codice civile che regola la "Dichiarazione di morte presunta dell'assente".

Il codice civile richiede un periodo di dieci anni dall'ultima notizia dell'assente per poter dichiarare la morte presunta. L’iniziativa dei senatori della Lega propone di ridurre questo periodo a cinque anni.

La modifica trova la sua genesi sulla necessità di rispondere alle esigenze delle oltre 30.000 famiglie italiane che si trovano ad affrontare la scomparsa di un congiunto e la revisione mira a fornire un supporto tempestivo e adeguato. Il testo del disegno di legge, ora all’esame della Commissione giustizia di Palazzo Madama, dettaglia il procedimento proposto, mantenendo il ruolo centrale del tribunale e semplificando il processo per rendere più efficiente la dichiarazione di morte presunta.

Il disegno di legge in esame non affronta il disposto del comma secondo dell’articolo 58 del codice civile, la morte presunta dei minori. Potrebbe essere opportuno procedere ad una corrispondente riduzione del termine indicato (nove anni dal raggiungimento della maggiore età dell’assente), in quanto l’esigenza posta a base della richiesta di riduzione è analogamente valida per i minori.