Quelle polemiche fuori luogo sull'omosessualismo al liceo
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In un liceo italiano, nei primi mesi del 2014, succede che due insegnanti decidano di inventarsi un progetto sulla "diversità". Succede che questi insegnanti consiglino un libro ai loro studenti perché tratta delle difficoltà incontrate dalla figlia di una coppia omosessuale. Succede che in questo libro, a un certo punto, l'autrice rappresenti uno dei due protagonisti nell'atto di praticare del sesso orale a un altro uomo.
Appena cinque righe su 235 pagine, ma tanto è bastato per far scattare il riflesso condizionato del "I bambini! Perché nessuno pensa ai bambini?" tanto comune in larga parte dell'opinione pubblica italiana. Apriti cielo, dunque. I professori, rei – secondo alcuni genitori degli alunni e alcuni comitati studenteschi – di aver proposto agli allievi "modelli di vita deviati e perversi" sono stati denunciati per corruzione di minorenni. Davanti al liceo in questione sono apparsi striscioni contro le "checche isteriche" e a favore dei "maschi selvatici" (no, non è una bufala). Sui giornali e sui social network si è scatenato (e come ti sbagli?) il dibattito tra pro-gay e anti-gay, perché ricordiamo che in Italia essere contro "l'omosessualismo" è di destra, essere a favore è di sinistra (spiegare cosa sia l' "omosessualismo" con argomenti che non insultino la logica, invece, pare sia al di là della portata sia della destra che della sinistra).
In effetti, per una generazione cresciuta a pane, reality show e Youporn potrebbe davvero risultare destabilizzante leggere che un uomo "s'infilò in bocca" l' "uccello" di un altro. E non per la scriteriata scelta dei termini e della punteggiatura in quel passaggio (unica cosa, a parere di chi scrive, davvero scandalosa), ma proprio perché oddio, chissà cosa può succedere se mio figlio legge che gli uomini sessuali fanno quella roba, signora mia.
Certo, se un ragazzo non lo legge a scuola, che esistono maschi a cui piace fare sesso con altri maschi, allora di certo non lo saprà mai e resterà protetto a vita dai malefici influssi dell' "omosessualismo". Mica quel ragazzo ha uno smartphone grazie al quale, col tacito assenso di quegli stessi genitori che si scandalizzano per il libro della Mazzucco, ha virtualmente accesso a tutta la pornografia (etero e gay) dell'universo mondo. Mica ha visto tutta una serie di film in cui il sesso (orale e di altri tipi) è citato e mostrato in tutte le salse. E, ammettendo che la scuola gli sia servita a qualcosa, mica ha letto un monte di classici in cui i Veri Valori®, per come li intendono gli italici difensori della Famiglia Tradizionale, sono sistematicamente sovvertiti dai comportamenti dei protagonisti.
In realtà, in un Paese in cui il concetto di morale è di fatto equiparato allo storico dogma "si fa ma non si dice", un putiferio del genere non dovrebbe stupire. In un Paese in cui l'analfabetismo funzionale è a livelli allarmanti, il fatto che nessuno abbia da eccepire sulla punteggiatura e la sintassi usate, quelle sì in maniera scandalosa, dalla Mazzucco e tutti invece si precipitino a dire la loro sul contenuto di cinque righe da romanzo Harmony è del tutto naturale. In un Paese in cui, sia a destra che a sinistra, l'omosessualità viene sempre e comunque rappresentata come "diversità" e mai come una delle possibili, normali condizioni dell'essere umano, è scontato che sul racconto di quella presunta "diversità" si alzino barricate e volino accuse pesanti e fuori luogo.
Tra chi sostiene che "Sei come sei" sia imprescindibile per gli studenti del Classico, nonostante la qualità men che mediocre della scrittura, perché parla di "diversità", e chi vorrebbe proibirne la lettura per lo stesso motivo, effettivamente, non esistono poi tutte queste differenze.
Stiano tranquilli, però, i "maschi selvatici" dell'ultradestra del Giulio Cesare, riposino sereni i sedicenti rappresentanti del mondo cattolico che sono subito andati loro dietro nella polemica, ché qui non citeremo a supporto delle nostre tesi nessun alfiere dell' "omosessualismo", qualunque cosa ciò voglia dire. Non sia mai che poi sul sito di Strade capiti un liceale e che i suoi genitori, trovando questa pagina nella cronologia del browser (subito prima di "Secret-MILF-XXX...", ma su quello, come si diceva, non c'è problema), pensino bene di denunciarci per corruzione di minorenni.
A proposito del libro della Mazzucco, ci limiteremo a citare queste parole:
"In questa atmosfera di miele e zucchero, c'è anche poco spazio per il sesso, che compare in un cammeo malinconico e dal sapore amaro (una fellatio omosessuale in una doccia dopo gli allenamenti di calcio)."
Chi lo scrive? Vladimir Luxuria? Un qualche radicale sfasciafamiglie? Un pornografo di mestiere che ha come unico scopo di vita pervertire gli adolescenti?
No. Lo scrive Francesco Amicone, sul giornale "Tempi". Un giornale, per capirci, che per un periodo è uscito in edicola, in versione cartacea, con il domenicale de L'Osservatore Romano. Insomma, una fonte non certo sospettabile di propagandare "modelli di vita deviati".
E se lo dice "Tempi", che in "Sei come Sei" non si fa abbastanza sesso, i cultori della Famiglia Tradizionale potrebbero anche fidarsi. O no?