Istituzioni ed economia
Come la contrapposizione tra la Leopolda e la piazza della Camusso ha simbolicamente evidenziato, il Partito Democratico, sotto la guida di Matteo Renzi, ha finalmente consumato alcune importanti rotture - non solo programmatiche ma anche e forse soprattutto antropologiche – con la sinistra tradizionale di questo paese.
Leggi tutto...Il "partito Leopolda" non è la fine della storia, ma forse è la fine del PD
Nel giugno 2009 un Berlusconi triumphans, senza veri concorrenti interni e senza alcuna alternativa esterna (Il PD veltroniano era, per citare la canzone, appena nato e già finito) bissava alle elezioni europee il risultato ottenuto alle politiche del 2008. Il Cav. era il solo leader di governo del continente a sopravvivere brillantemente ai primi morsi della crisi e a confermare la propria imprescindibilità.
Leggi tutto...L'Ucraina si prepara al voto del 26 ottobre per il rinnovo della Rada, il parlamento monocamerale, nel ben noto clima burrascoso ma con alcuni elementi oggettivi di speranza di stabilizzazione e con un risultato che, se verranno confermate le previsioni, confermerà la coalizione attualmente al governo.
Leggi tutto...Il premio della Banca di Svezia per le scienze economiche 2014 è andato a Jean Tirole. Docente all'Università di Tolosa, il professor Tirole è diventato famoso per gli studi nel campo dell'economia industriale e della teoria dei giochi applicata al funzionamento dei mercati non concorrenziali.
Leggi tutto...Una premessa: oggi il Parlamento riesce a votare il rinvio del pareggio di bilancio al 2017 senza conseguenze rilevanti sul mercato dei titoli pubblici, e il governo Renzi azzarda una legge di stabilità con coperture finanziarie non granitiche, perché a Francoforte c'è un signore che ha tracciato una linea di politica monetaria fortemente espansiva e protettiva nei confronti dei paesi più indebitati.
Leggi tutto...Per un Senato europeo
Dall'inizio della crisi economica e finanziaria nel 2009, i cittadini europei assistono, impotenti, all'opposizione sterile tra gli Stati Membri fautori della politica dell'offerta e gli Stati Membri partigiani della politica della domanda. A più di sei mesi dall'invasione e dall'annessione della Crimea da parte di Mosca, mentre le forze russe proseguono, malgrado la tregua, la loro conquista militare del Donbass, non ci è ancora dato di vedere il lancio, pertanto annunciato, di una ambiziosa politica europea dell'energia. Due esempi emblematici dello stato della nostra Unione.
Leggi tutto...Che ne è della guerra, anzi della tregua, ovvero della pace tra Israele e palestinesi? Anche di questo si è discusso, poco, all'annuale assemblea dell'Onu appena celebrata, dove l'attenzione sul Medio Oriente è stata forte, certo, ma per Isis (o Isil o Is), Iraq, Siria non Gaza e West Bank.
Leggi tutto...Una nuova politica di difesa europea, per rispondere alla minaccia di Putin
Uno degli elementi più inquietanti del modo in cui l'affare ucraino viene generalmente affrontato, risiede nel modo in cui la questione della natura del regime politico del paese aggressore viene costantemente omessa. Certo, la Russia di oggi non è l'Urss staliniana e neppure brezneviana, né la Germania nazista, né l'Italia fascista, e neanche la Cina bolscevico-confuciana. È un po' di tutto questo ed è, allo stesso tempo, qualcosa di completamente diverso.
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