Istituzioni ed economia
Sia il giubilo che lo scandalo per l'approvazione dell'Italicum 2.0 andrebbero, come minimo, ridimensionati e proporzionati al contenuto di una legge che ristabilisce una discutibile, ma riconoscibile coerenza tra il sistema elettorale nazionale e quelli locali e "maggioritarizza" un proporzionale che la sentenza della Consulta aveva riportato, in nome della Costituzione, alla sua forma originaria e primo-repubblicana.
Leggi tutto...I Greci votano Tsipras, ma mettono i soldi al sicuro
C'è un grafico, pubblicato dal Financial Times (dati della Banca Centrale Greca), che mostra come con l'avvicinarsi delle elezioni in Grecia il volume dei depositi nelle banche del paese ellenico sia calato vertiginosamente (le colonnine verdi). Il ritmo è rapidissimo e si rischia di arrivare in un attimo ai livelli della primavera-estate 2012, insostenibili per il sistema bancario.
Leggi tutto...La vecchietta in piazza Omonia, avvolta nella bandiera di Syriza, giura che passava per caso, si è fermata a guardare, si è fatta largo tra la folla e alla fine si è messa pure a cantare. "Mai votato Tsipras ma chissà che davvero non riesca a cambiare qualcosa". Insieme a lei gente entusiasta che si sgolava, sorrideva, abbracci e pacche sulle spalle. Tutti sotto il palco del giovane leader della Sinistra radicale, all'ultimo comizio prima delle elezioni.
Leggi tutto...Repubblica presidenziale, why not?
Chi ha letto i libri o segue la serie televisiva di "House of Cards" non può non apprezzare gli intrighi, le strategie e i giochetti di palazzo. Oggi la realtà politica nostrana ci offre proprio questo, un panorama ai limiti di un thriller politico. Ovviamente ci si riferisce al percorso che porterà all'elezione del Presidente della Repubblica, un susseguirsi di nomi, di ipotesi, di tattiche e di numeri, Patto del Nazareno sì, Patto del Nazareno no. Insomma pane per i retroscenisti.
Leggi tutto...Tra l'elogio della democrazia ateniese da parte di Pericle e la distruzione della stessa da parte di Alcibiade, che spinse la città ad un'invasione suicida della Sicilia, passarono solo 16 anni. È quindi tristemente ironico che dalla nascita dell'euro alla vittoria del programma populista di Tsipras sia passato più o meno lo stesso tempo. Anni in cui il populismo – non certo inventato da Syriza – ha gettato la Grecia in una crisi economica gravissima.
Leggi tutto...Prima considerazione. Bisogna smettere di vivere emotivamente i cambi di governo delle democrazie. Con Alexis Tsipras non è arrivato né Gesù Cristo né Stalin, ma uno che ha detto ad un terzo abbondante degli elettori greci quello che questi volevano sentirsi dire, senza coerenza delle sue ricette e come se non ci fosse un domani. Ma quando Tsipras smetterà i panni del candidato e assumerà quelli del governante, la realtà che avrà di fronte sarà molto più cruda di quella che ha raccontato con buona retorica agli elettori.
Leggi tutto...Il netto successo della sinistra radicale del partito Syriza di Tsipras alle elezioni per il rinnovo del parlamento greco deve far suonare una sveglia nella politica continentale e mette i leader europei di fronte a scelte politiche importanti. Intendiamoci, il cambio della guardia ad Atene modifica la politica greca verso l'Europa più in termini di toni e di intensità che in termini qualitativi e di principio.
Leggi tutto...Politiche nazionali, rischi nazionali. Draghi e la "costituzione materiale" dell'eurozona
Sono bastate poche ore perché nell'opinione pubblica più ingenuamente confidente negli effetti del bazooka messo in campo dalla BCE iniziassero a farsi spazio ragionevoli dubbi non solo sulla ripartizione dei benefici e dei costi del quantitative easing - che non è affatto detto premi l'Italia - ma anche sul significato politico di questa apparente "rottura" della camicia di forza imposta dalla Bundesbank all'Eurotower.
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