Istituzioni ed economia
Tassa sul contante? La via per l'inferno (fiscale) è lastricata di buone intenzioni
Martedì scorso il Sole 24 ore ha scritto che il governo si starebbe apprestando a varare, insieme alle norme sulla fatturazione elettronica, anche una stretta fiscale sul contante, mediante l'applicazione di una imposta di bollo sui versamenti cash in banca di importo superiore ai 200 euro. Il MEF dopo mezza giornata ha smentito questa intenzione.
Leggi tutto...Quel che si vede, quel che non si vede e quel che ci rifiutiamo di vedere
Come scrive stamattina su Strade Marco Parigi, "c'è quello che vediamo, la Grecia ha vissuto anni di contrazione economica assai rilevante, perdendo circa il 25% del prodotto (...); e poi c'è quello che non vediamo, ovvero l'universo parallelo di ciò che sarebbe accaduto alla Grecia dal 2009 in poi se l'aiuto internazionale - ad oggi circa 240 miliardi di euro - non fosse stato disponibile".
Leggi tutto...Dopo il 1945 e fino alla caduta del Muro di Berlino, la guerra non poteva essere, per convenzione e necessità, una questione europea. Il continente era attraversato da un confine strategico reale, la Cortina di ferro, che ne soverchiava i confini storici e formali e ne organizzava la sicurezza secondo gli interessi dei vincitori di Yalta.
Leggi tutto...Le carte che Tsipras non ha in mano
Secondo i più freschi sondaggi condotti in Grecia, man mano che Alexis Tsipras fa crescente mostra di non voler cedere alle pressioni dei partner europei per un'estensione dell'attuale programma di aiuti (e relative condizioni), il suo consenso interno va irrobustendosi in modo sensibile, tanto che, nel caso di elezioni, oggi il 45% degli aventi diritto dichiara che voterebbe per Syriza e circa il 70% della popolazione si dice d'accordo con le mosse del governo.
Leggi tutto...La nuova guerra fredda
C'è una nuova guerra fredda in Europa. In tanti se ne accorgono, i media ne parlano, ma non è affatto scontato parlarne. Come non era scontato parlarne durante la prima guerra fredda. La "guerra fredda" è uno stato delle relazioni internazionali perennemente attribuito a un passato da archiviare e ad un futuro a cui non si vuole arrivare, anche quando si è nel bel mezzo della tensione.
Leggi tutto...C'è ancora un'alternativa ad un intervento militare in Libia, per ripristinare condizioni minime di sicurezza e stabilità politica, o siamo ormai oltre ogni possibilità di soluzione negoziale? Ogni giorno che passa fa pendere la bilancia nella direzione peggiore, quella dell'intervento militare di una coalizione internazionale. Senza le ritrosie occidentali, minacciato molto da vicino, l'Egitto ha giaà dato una prima immediata risposta.
Leggi tutto...A cosa serve la signora PESC?
Dalla mezzanotte di domenica, con l'entrata in vigore del cessate il fuoco tra le truppe del presidente Petro Poroshenko e i separatisti filorussi, è stato compiuto il primo passo verso una tregua della guerra in Ucraina. L'accordo è quello faticosamente raggiunto mercoledì scorso a Minsk tra il presidente ucraino ed il leader russo Vladimir Putin, con la mediazione di Francia e Germania.
Leggi tutto...L'attenzione mondiale era concentrata mercoledì scorso, 11 febbraio, sulla città di Minsk, la capitale bielorussa, per capire se la guerra nel Donbas avrebbe avuto termine o sarebbe invece continuata con conseguenze davvero imprevedibili. Va intanto segnalato il ruolo di "onesto sensale" che inopinatamente ha assunto il presidente bielorusso Lukashenka, fino a ieri un "paria" per le cancellerie europee, considerato addirittura persona non grata da alcuni governi.
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