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Un voto d’aula sul Mattarellum. Non chiediamo altro, visto che i margini per un lavoro oculato e sereno su una nuova legge elettorale appaiono inesistenti (o, almeno, così dicono le forze parlamentari).

Si presenti in uno dei due rami del Parlamento la proposta di legge di ripristino del sistema elettorale in vigore alle elezioni del 1994, 1996 e 2001 e si offra all’opinione pubblica una fotografia plastica di chi è a favore e chi è contro. Se la proposta venisse approvata, avremmo finalmente una legge elettorale funzionante e comprensibile. Se essa venisse bocciata, avremmo almeno evitato la melina e lo scaricabarile a cui assisteremo alle prossime elezioni.

Dicono alcuni: i collegi del Mattarellum non sono più demograficamente aggiornati e una revisione rischierebbe di essere un ulteriore fronte di scontro e paralisi. Replichiamo che sarebbe decisamente meglio votare (come peraltro accade nel Regno Unito) con collegi non sempre aggiornati che produrci in un esercizio di dubbia serietà quale sarebbe – o sarà – una tornata elettorale con il Consultellum versione 1 e versione 2.

Il segretario del PD Matteo Renzi propose apertamente il Mattarellum, nel "lontanissimo" mese di dicembre. Il leader della Lega Matteo Salvini si espresse a favore. Anche il M5S ha più volte mostrato segni di apertura verso il modello elettorale che porta il nome dell’attuale presidente della Repubblica.

Sapevamo (e avevamo avvertito) che in caso di bocciatura della riforma costituzionale si sarebbero aperte politicamente e tecnicamente le porte del proporzionale. Così è stato. Con la doppia Camera e con l'orientamento assunto dalla Corte sui premi di maggioranza, non esiste un sistema elettorale che assicuri una maggioranza certa la sera del voto. Ma possiamo almeno provare a dotarci di un sistema civile, chiaro, capace di rinsaldare il rapporto tra elettori ed eletti.

Se le forze politiche oggi in Parlamento non ci provano nemmeno, nessuno potrà poi lamentarsi della paralisi istituzionale verso la quale stiamo precipitando. Un voto d’aula sul Mattarellum, come estremo tentativo e momento di chiarificazione. Perché non diventi un alibi, il Mattarellum deve diventare l'oggetto di una decisione. E per sapere se ci sono o non ci sono i numeri c'è un solo luogo in cui andare: il Parlamento.