Diritto e libertà
FW de Klerk, l'altro eroe del Sudafrica
Nel giorno dei solenni funerali di Nelson Mandela, vi suggeriamo cinque contenuti: due articoli del 2010 in lingua inglese (pubblicati rispettivamente dallo Spectator e dal Guardian, il secondo contenente un'intervista) sulla figura, le idee e le scelte di Frederik Willem de Klerk, il presidente bianco del Sudafrica che liberò Nelson Mandela dal carcere e avviò il processo di emancipazione della maggioranza nera del Paese; i testi di due recenti interventi (gennaio e settembre 2013) tenuti dallo stesso de Klerk a proposito del passato, del presente e del futuro del Sudafrica; infine, lo storico discorso del febbraio 1990 in occasione dell'apertura del Parlamento sudafricano (ancora solo bianco), con il quale de Klerk diede inizio alla fase di transizione per la fine del regime di apartheid.
Pur mantenendo un atteggiamento di rispettoso garantismo e anzi sperando nell'innocenza della persona in questione (il gusto sadico per il tintinnio di manette non ci appartiene), sarebbe ingenuo sottovalutare la portata e il significato dell'inchiesta che ha condotto agli arresti domiciliari Carolina Girasole, ex sindaco del comune calabrese di Isola Capo Rizzuto e donna simbolo dell'antimafia.
Tanto tuonò che alla fine piovve: la Corte costituzionale ha reso noto di avere dichiarato costituzionalmente illegittimo il Porcellum! In attesa delle motivazioni, facciamo qualche riflessione sulle conseguenze politiche e giuridiche dell’annunciata dichiarazione di incostituzionalità.
Per la CEDU, gli Stati non possono non disciplinare le unioni omosesessuali
La Corte europea dei diritti dell'uomo, con la sentenza della Grande Camera depositata lo scorso 7 novembre, ha compiuto un ulteriore passo in avanti in favore della costruzione di un quadro giuridico europeo sulle unioni di fatto delle coppie omosessuali, condannando la Grecia per violazione degli artt. 14 (Divieto di discriminazione) e 8 (Diritto al rispetto della vita privata e familiare) della Convenzione.
LETTERA - Il reato di immigrazione clandestina non scoraggia i disperati
Egregio Direttore - È tornato alla ribalta in questi giorni sulla stampa nazionale l'argomento dell'abolizione del reato di immigrazione clandestina, l'occasione è stata offerta dal voto del cosiddetto "DL manovrina", nel quale sembra sia stato costituito un fondo per l'accoglienza degli immigrati, di fatto annullando quello destinato al rimpatrio dei clandestini presenti sul territorio nazionale.
Ci si fa schermo dietro le esigenze degli stadi italiani, strutturalmente vecchi e inadatti alle mutate esigenze del calcio e dello sport di oggi, ma si lavora in realtà ad operazioni edilizie completamente estranee alle esigenze del sistema sportivo. E non è la prima volta che accade.
Quote latte, algoritmi truccati e vacche ottuagenarie. Proviamo a fare chiarezza
Si torna a parlare di quote latte. Cerchiamo, attraverso brevi domande e risposte, di tradurre le terminologie più ostiche di un meccanismo burocratico complesso e di un’indagine che ha scoperchiato un pentolone del quale ancora non si scorge il fondo. Per fare chiarezza, evitando banalizzazioni e semplificazioni.
In queste ore si sta facendo un gran parlare della sentenza con cui il Tribunale di Bologna ha dato in affido temporaneo una bambina di tre anni a una coppia omosessuale. Immancabile la levata di scudi di quanti gridano alla violazione dei diritti della piccola, tirando in ballo il solito (poco perimetrabile e assolutamente plasmabile) diritto naturale e ricorrendo al consueto ritornello dell'indispensabilità delle due figure genitoriali differenti.