Quando, come e perché spendiamo tanto e male. Strade dedica la monografia di maggio a un'analisi approfondita della spesa pubblica italiana, per capire una volta per tutte come lo Stato spende i nostri soldi e dove si potrebbe cominciare a tagliare o a riorganizzare. Un'anticipazione: se pensate che il problema siano solo i "costi della politica", state mentendo a voi stessi.

Monografia maggio

Amedeo Panci - Il grande inganno della spesa pubblica
L'Italia è prigioniera tra le "narrazioni" politiche e il massimalismo delle ricette economiche, tra politici senza coraggio e tecnici senza leadership: solo dopo aver liberato il campo da equivoci e ambiguità si potrà riformare e riorganizzare davvero il modo in cui lo Stato spende i (nostri) soldi.

Ugo Arrigo: Uno "Stato di mercato". Prezzi e concorrenza, per una riforma liberale della P.A.
Il grande gap tra il nord e il sud in Europa non riguarda il deficit e il debito, ma la performance degli apparati pubblici. Per migliorare l'efficienza della P.A e la qualità dei servizi erogati occorre introdurre il sistema dei prezzi anche nel settore pubblico e la concorrenza tra gli erogatori dei servizi.

Giacomo Mannheimer: I diritti acquisiti? Sono sussidi fiscali. Ad esempio, sulle pensioni...
Quando parliamo di diritti acquisiti, ci riferiamo all'esigenza di rispettare il presupposto giuridico pubblico dell'attività economica privata, o al contrario ci riferiamo alla necessità di garantire sussidio economico pubblico alla condizione giuridica di alcuni privati, a danno di altri? In Italia, soprattutto in materia previdenziale, sembra verificarsi la seconda, non la prima ipotesi.

Davide De Luca: Chi ha fatto sul serio coi tagli di spesa?
Una spesa pubblica, quella italiana, apparentemente fuori da ogni controllo. Una serie di governi, tra il 2000 e oggi, che si rimpallano a vicenda l'accusa di averla aumentata e rivendicano, ognuno per sé e contro gli altri, il merito di averla tagliata. Chi mente? Chi dice la verità? Esiste, poi, una verità unica? In quest'analisi proviamo a capirlo.

Riccardo Puglisi: Guardiamola in faccia, questa spesa pubblica
Un'introduzione agli approfondimenti di Pietro Monsurrò sulla spesa pubblica, che presentiamo nella seconda parte della monografia di questo mese. Domanda: dopo avere analizzato la spesa nel dettaglio, riuscite ancora a stupirvi se vi dicono che l'economia e la società italiane sono in stagnazione da vent'anni?

Pietro Monsurrò: Sei approfondimenti, con dati e spiegazioni, che "fotografano" la situazione della spesa pubblica in Italia ed evidenziano molti dei punti critici.
#1: Servizi generali, difesa e ordine pubblico.
#2: Istruzione.
#3: Sanità.
#4: Protezione sociale
#5: Sussidi e affari economici
#6: Ambiente, territorio, cultura.

Editoriale di Piercamillo Falasca: Quello che non vi hanno detto sui Monti Bond
Grazie agli interessi percepiti dallo Stato sui Monti bond, il prestito statale a Mps, l'Italia ha rispettato nel 2013 il 3 per cento del rapporto deficit/Pil. Conclusione positiva e paradossale (assente sulla stampa, ovviamente) di un dibattito brutale sui "soldi regalati alle banche".