L'aumento drammatico della disoccupazione in Grecia (che a luglio ha raggiunto il 27,6%) ha avuto un effetto devastante sugli equilibri finanziari del principale istituto di previdenza sociale - l'Ika - che dal 2009 ha subito la riduzione del 24% dei contributi versati dai lavoratori. Quasi un quarto, insomma, la gran parte (il 77,65%) proveniente dal settore delle costruzioni edilizie.

Secondo dati ufficiali, l'Ika dovrebbe chiudere l'anno con un gettito di contributi di 10,78 miliardi di euro, con un vero e proprio crollo di 5,08 miliardi rispetto a quattro anni fa, oltre ad una riduzione di 460.794 iscritti.

 

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