Simone Spetia segnala su Facebook questo lancio d'agenzia, in cui Renato Brunetta chiede a Padoan di rispondere a "un legittimo dubbio" di fronte a quello che lui stesso definisce "un evidente errore di calcolo".

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“Facendo seguito alla conferenza stampa di ieri, chiediamo al Ministero dell’Economia e delle finanze di dare certificazione esatta dei numeri presentati dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi. A titolo di esempio, facciamo un calcolo sullo scambio proposto tra aumento della tassazione del risparmio e sgravio Irap alle imprese. Dai dati dell’Agenzia delle entrate risulta che, con l’aliquota del 20%, nel 2013 il gettito derivante dalle imposte sugli interessi da azioni e obbligazioni e sui capital gains è stato pari a circa 13 miliardi. Portando l’aliquota al 26%, come dice di voler fare Renzi, si reperiscono risorse per non più di 780 milioni (6% di 13 miliardi). Come si giunga alla cifra indicata dal presidente del Consiglio (2,6 miliardi) rimane un grande mistero. O c’è qualcosa che non va nella spiegazione fornita ieri da Renzi, oppure siamo davanti a un evidente errore di calcolo. Può il ministro dell’Economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, rispondere a questo legittimo dubbio?”.

Ecco. Cos'altro aggiungere? Dovremo sentire il ministro dell'economia in carica che spiega all'ex ministro dell'innovazione (!) che il gettito è una percentuale dell'imponibile? E che un aumento di aliquota del 6% provocherebbe maggiori entrate per il 30% del gettito dell'anno precedente, nel quale l'aliquota era al 20%?

La sfortuna di non avere più un Nobel nella squadra di governo si fa sentire, ogni giorno di più.