Ai commi da 1 a 4 dell’articolo 18 del ddl Stabilità è previsto un vero e proprio prestito forzoso dei contribuenti allo Stato.

Si tratta della prevista abolizione del rimborso automatico in busta paga dei crediti Irpef superiori ai 4mila euro, che dal prossimo anno (salvo modifiche) verranno invece erogati dall’Agenzia delle Entrate, tenuta ad effettuare i controlli sulla spettanza delle detrazioni entro sei mesi dalla scadenza dei termini per la dichiarazione dei redditi. Ma una volta verificata la correttezza delle dichiarazioni, entro quanto tempo i contribuenti riceverebbero i rimborsi? Non è dato sapere, anche se di solito i contribuenti attendono anni prima di vedersi riconoscere i loro crediti dall’erario.

Sulla rivista “Fiscoequo”, il problema è sollevato da un articolo di Lelio Violetti, che riporta alcune elaborazioni di dati del Dipartimento delle Finanze con i quali si può valutare la portata della misura. Nel 2011 (anno di riferimento della stima), più di 370mila contribuenti hanno goduto di una detrazione Irpef superiore a 4mila euro. Non si è trattato affatto di “ricchi”: ben 42mila contribuenti avevano un reddito lordo inferiore ai 35mila euro e circa 46mila contribuenti tra i 35mila e i 50mila euro.

In totale, lo stock di detrazioni superiori ai 4mila euro godute dai 370mila contribuenti Irpef ammontava a 1,5 miliardi di euro. Una cifra considerevole che, con le nuove norme, lo Stato restituirebbe ai privati con i suoi tempi consueti. Un prestito forzoso, appunto.

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