Diritto e libertà
Orsini, come Conte, Salvini, Travaglio, Santoro, una buona metà del Gruppo Mediaset, La 7/Kabul, e la “fascia berlingueriana”, con qualche varietà di accenti ma, nella sostanza, all’unisono, affermano di ispirarsi ad un criterio grosso modo “realista”, nel presentare le ragioni di Putin rispetto a quelle ucraine. Aggressori sì, i russi, ma provocati dalla iattanza americana, incurante delle legittime aspirazioni di Mosca al suo “estero vicino”.
Leggi tutto...Da quando è iniziata l’attuale guerra in Ucraina, sono molte le volte che si è usata a sproposito la parola “censura”: è stata brandita dopo le proteste per le affermazioni fatte da Alessandro Orsini il quale, a dispetto di molti commentatori che lo dipingevano come una sorta di perseguitato politico, ha continuato ad essere ospite di Bianca Berlinguer su Rai 3.
Leggi tutto...La banalità di Putin. La morte come mezzo di perpetuazione burocratica del potere
La banalità del male, così come la teorizzò Hannah Arendt, ha a oggetto il livello medio – e inevitabilmente mediocre – della catena di comando: burocratizzazione dello sterminio e alienazione del burocrate (la dicotomia efficiente/inefficiente annichilisce quella bene/male) conducono allo zelo impiegatizio
Leggi tutto...L'Italia, l'Ucraina e la guerra per la libertà. Cosa dice davvero la Costituzione?
Guido Russo Perez: «Nella pratica non è così semplice distinguere fra guerre giuste e guerre ingiuste. (…) La guerra della Russia alla Finlandia è una guerra di difesa o una guerra di aggressione?». Girolamo Li Causi: «La guerra fascista e la guerra di liberazione: quale è giusta e quale ingiusta?» (Assemblea Costituente, seduta del 14 marzo 1947)
Leggi tutto...Nel film americano del 2020 “Una donna promettente”, viene raccontata la storia di una giovane la quale, poiché la sua migliore amica si è suicidata dopo aver subito uno stupro e il colpevole l’ha passata liscia
Leggi tutto...Bucha, la libertà di parola per la libertà di sterminio. Il gradino più basso di qualsiasi scala
Bucha è come Babij Jar, come Katyn. Una tenebra nella tenebra, un abisso nell’abisso. Un omicidio dopo l’altro; un colpo, un tonfo, uno scempio di sangue dopo l’altro. Occhi negli occhi. Solo che Putin li lascia per strada, non li nasconde nemmeno, gli inermi che massacra.
Leggi tutto...C'è la guerra, la "martoriata Ucraina" e un' aggressione "sacrilega" (così ha detto Francesco a Malta) e dall'altra parte c'è la propaganda e poco altro. Io mi sento allievo di Capitini e di Gandhi, credo nella nonviolenza come strategia e prassi, e tutto questo non mi impedisce
Leggi tutto...Le vittime della pace. Per le ragazze afghane le scuole non sono state riaperte
Tra le classi dirigenti dei paesi occidentali, lo scandalo per la mancata riapertura delle scuole di istruzione secondaria per le ragazze afghane, decisa dal regime talebano, è un puro esercizio di buona coscienza a buon mercato.
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