Diritto e libertà

07 Febbraio 2020

La vicenda di Mila è davvero interessante, perché riflette le più importanti tematiche della convivenza civile in Occidente. In questi giorni si trova nelle librerie una apprezzabile autobiografia intellettuale di Vargas Llosa, premio Nobel liberale e liberista (caso raro) dal titolo 'Il richiamo della tribù'. La tesi centrale è molto semplice.

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20 Gennaio 2020

Non sappiamo minimamente se la conferenza di Berlino garantirà la transizione pacifica di una crisi in cui troppi pacificatori, a partire da Erdogan e Putin, sono parte del conflitto e in cui le dinamiche locali sono soppiantate dagli interessi di forze strategiche regionali o globali. 

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08 Gennaio 2020

L’Espresso, nel numero di questa settimana, che vedrà l’atteso film di Gianni Amelio giungere in sala, esce con: “Essere Craxi”. Titolo di stentoreo richiamo, che parrebbe introdurre pensamenti, se non addirittura pentimenti.

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30 Dicembre 2019

Gratteri è un magistrato eccezionale, non lo dimostrano solo gli ultimi arresti – 300 – da lui richiesti ed ottenuti a Vibo Valentia ma trent’anni di attività di Procura sempre in prima linea e sempre a rischio, tutta spesa nella lotta senza quartiere al fenomeno criminale calabrese.

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18 Dicembre 2019

Mi ha davvero sorpreso Flores d’Arcais. Il direttore di MicroMega, che parrebbe aver afferrato meglio di altri e degli stessi interessati, il concetto puro di sardina, ne esclude con certezza, in un recente intervento, la determinazione di sardina “velata”. Quest’ultima sarebbe “nota di concetto” che implica contraddizione. Un po’ come dire “quadro tondo”.

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09 Dicembre 2019

Ancora una volta l’articolo di Caselli sull’Huffington Post è interessante. In estrema sintesi, Caselli pensa che abolire la prescrizione non basti e che occorra abolire il grado di appello perché, secondo lui, l’Italia sarebbe un’anomalia rispetto agli altri paesi di democrazia occidentale.

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27 Novembre 2019

Anche questa, come tutte, ormai, è un’indagine ad intensità variabile. C’è e non c’è. Può mordere e carezzare, carezzare e poi mordere. Può impennarsi, può giacere. Può librarsi nell’incertezza o stagliarsi nella verità. Può lanciare il sasso e poi nascondere la mano. Può vivere o morire. Può fare quello che vuole. 
Se serve, verrà archiviata. Oppure, come con Consip, aleggerà nel “tempo senza ritorno”.

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18 Novembre 2019

L’obbligatorietà dell’azione penale non è solo un feticcio giudiziario, una presunzione di onnipotenza per una macchina (quella della giustizia) che, come tutte le cose umane, ha risorse scarse e finite e rivendica una capacità infinità di iniziativa e di forza, e dunque di potere. L’obbligatorietà dell’azione penale, in un senso più lato e meno tecnico, è anche un feticcio politico.

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