Proprio mentre al Nazareno andava in scena l’ultimo (forse) atto della tragicommedia di questa legislatura, il Fondo Monetario Internazionale diffondeva un approfondimento sullo stato della giustizia civile in Italia. Il quadro che ne emerge, sintetizzato nelle tabelle che pubblichiamo qui sotto, è desolante, benché tutt'altro che nuovo: “L'inefficienza del sistema giudiziario italiano ha contribuito alla riduzione degli investimenti, al rallentamento della crescita e a creare un ambiente economico difficile”.

Esiste un rapporto diretto tra gli investimenti diretti esteri e la qualità delle istituzioni giudiziarie: la scarsa protezione dei contratti aumenta il costo del denaro e tende ad accorciare la scadenza degli investimenti, a detrimento del PIL. L’incertezza nell’applicazione dei contratti è anche un disincentivo all’assunzione di manodopera, e questo incide negativamente sulla dimensione delle imprese e sulla competitività complessiva del sistema paese. Una giustizia inefficiente incentiva ritardi nei pagamenti, un problema cronico nel nostro paese, cosa che innesca problemi di liquidità e fa aumentare la disoccupazione.

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