Il magazine STRADE vuol contribuire alla diffusione dei principi di razionalità, buon senso e libertà individuale, contro la paura, il qualunquismo e gli interessi corporativi che tengono la società italiana in uno stato di immobilismo.

Il nome della rivista nasce dall’idea della “strada” come unione tra diverse agorà, le quali senza una strada che le colleghi sarebbero semplici spazi d’incontro di comunità isolate: la strada, quindi, come luogo dello scambio e dei flussi, costruzione umana per eccellenza. Senza strade non c’è scambio, non c’è commercio e non c’è libertà.

Con le nostre riflessioni, vorremmo contribuire alla ricerca di nuove strade per la risoluzione dei problemi più attuali. In un tempo di crisi strutturale dell’economia, della politica e della società, vorremmo - per parafrasare Alessandro Manzoni - dar voce a chi non crede che la peste sia colpa degli untori e che la carestia sia colpa dei fornai che nascondono il pane. In più, con riferimento all’Italia di oggi, vogliamo puntare il dito sulla difficoltà del Paese di costruire le strade della contemporaneità: dalle infrastrutture per i trasporti alla banda larga, dalle reti energetiche alla ricerca scientifica, da un welfare inclusivo all’estensione dei diritti civili, dal rafforzamento dei ponti culturali tra le nazioni alla modernizzazione delle istituzioni repubblicane.